Vercelli è la capitale del riso italiano. Detta anche “la San Gimignano delle terre d'acqua”, presenta ancora alcune delle oltre cento torri medievali cittadine che dovevano spiccare tra gli scenografici specchi d'acqua delle risaie.
Ad ammirarle nel Medioevo, i pellegrini in viaggio sulla Via Francigena, che trovavano in Vercelli una tappa attrezzata e ospitale lungo il percorso tra l'area anglosassone e Roma. Tracce di questo passato si vedono ancora nell'abbazia di Sant'Andrea, la prima chiesa gotica d'Italia, con l'antico ospedale annesso, ma anche nel preziosissimo Vercelli Book conservato all'archivio capitolare.
Da vedere, numerose chiese, tre musei, una sinagoga, gli affreschi rinascimentali di Gaudenzio Ferrari, strade e piazze che parlano di passato. Il tutto nel magico paesaggio delle risaie, allagate in primavera, verde smeraldo e poi d'oro tra l'estate e l'autunno, costellate di cascine e riserie tutte da scoprire.
- La via Francigena: le città di Vercelli e Pavia, Robbio e Mortara (con la chiesa di Sant'Albino, tappa funzionale ancora oggi per chi affronta il percorso). Possibilità di percorrere un tratto a piedi.
- La strada di Sant'Agostino, a Pavia: dalla chiesa di San Pietro in Ciel d'Oro, che ospita le spoglie di Sant'Agostino, parte il
cosiddetto "Cammino di Sant'Agostino", a forma di rosa, toccando la Brianza, la città di Milano, la stessa Pavia e arrivando fino a Genova.
- La strada di San Martino, a Pavia: dal borgo di Siccomario, sulle rive del Ticino, dove San Martino ha vissuto la propria infanzia, alla chiesa del Santissimo Salvatore a Pavia (detta San Mauro) che ospita uno straordinario ciclo di affreschi che raccontano la vita del santo. La strada di San Martino parte dalla Francia per raggiungere l'attuale Ungheria, di cui la sua famiglia era originaria, passando per il Nord Italia e la Slovenia.
Fu il primo dei Sacri Monti ad essere edificato a partire dalla fine del XV secolo. Architetti, sultori e pittori di grande fama hanno lavorato alla fabbrica del
Monte nel corso dei secoli della sua realizzazione. Con le sue 45 cappelle dedicate alla vita e alla passione del Cristo, il Sacro Monte di Varallo e un complesso di notevole interesse
storico-artistico-culturale, inserito nella lista dei beni Patrimonio Unesco nel 2003.
Il complesso si raggiunge comodamente in funivia, la più ripida d'Europa, in pochissimi minuti. Prima della salita al Monte è d'obbligo la visita alla chiesa francescana dedicata a Santa Maria delle Grazie, dove ammirare in particolare il tramezzo magistralmente affrescato dal maestro Gaudenzio Ferrari che ritroveremo tra i maggiori protagonisti della migliore stagione artistica del Monte stesso.